«La maggior parte delle persone è fuggita improvvisamente e senza niente al seguito. Oggi le famiglie dormono in edifici abbandonati, come scuole o chiese, e talvolta anche all’aperto sopra foglie di banano o teli di plastica» ha dichiarato Alessandra Saibene, coordinatrice per la risposta a questa emergenza di Medici senza frontiere. «La priorità è fornire rifugi, beni di prima necessità, acqua, cure mediche e servizi igienici. Sovraffollamento, limitato accesso all’acqua pulita e latrine insufficienti fanno aumentare il rischio di insorgenza di malattie trasmissibili. Dobbiamo intervenire tempestivamente per migliorare le condizioni di vita, altrimenti la situazione potrà soltanto peggiorare» – ha sottolineato Alessandra Saibene.
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