La rivoluzione di Awra Amba (Etiopia)

«Rispettare il diritto all’uguaglianza delle donne». E’ la regola numero uno, il principio cardine che anima i 500 abitanti di Awra Amba. Nessuno di loro sa cosa significhi #metoo, chi siano Asia Argento o Catherine Deneuve. Lontano dai riflettori, da quasi cinquant’anni questa comunità riscrive la storia dell’Etiopia e delle sue donne. Perché qui, tra campi di tef e tradizioni inossidabili, parlare di gender equality significa essere presi per pazzi. O molto peggio. Il primo a farne le spese fu il fondatore della comunità, Zumra Nuru. Di lui rimangono impressi gli occhi tristi e visionari, sormontati da un copricapo verde accesso. Si dice che a sei mesi camminasse, a due anni discutesse di religione, a quattro avesse formulato i principi della sua futura comunità. Di certo c’è che nel ’72 diede vita a un esperimento sociale che negli anni è diventato l’Utopia africana.

Continua a leggere qui: Carlo Marsilli, Lavoriamo insieme e insieme ci occupiamo dei nostri figli: la rivoluzione di Awra Amba (Etiopia), 7 febbraio 2018